Guandjire s.f. = vassoio, cabarè
Generalmente la “g” iniziale nel nostro dialetto tende a cadere davanti al dittongo ua/ue, (uèrre, uande, uardé, uadagné, uasté..). Perciò è accettabile anche la versione uandjire.
Su di una guantiera più grande, durante il rinfresco di nozze, venivano allineati i bicchierini di liquori o le porzioni di cassata che i camerieri in sala porgevano agli invitati nei vari “giri” di portate .
Ovviamente c’è il derivato ‘a uanderèlle per designare il vassoietto di dolci che molti di noi acquistiamo per onorare degnamente il rito del pranzo domenicale in famiglia..
Origine del nome “guantiera”. Anticamente, nei pranzi eleganti, gli invitati deponevano i guanti su un vassoio posto all’ingresso della sala, detto proprio guantiera. Lo stesso termine era usato per indicare la scatola che conteneva i guanti lunghi delle signore.
Quale strascico della dominazione francese degli Angioini, è rimasta in italiano la voce cabarè (da cabaret).
In dialetto è pronunciato cabbarè=vassoio, ma ormai va scomparendo, e viene usata solo dagli anziani: ‘nu cabbarè de paste = un vassoio di dolci.