Jìndrechése agg. = casereccio, genuino
Alla lettera l’aggettivo significa “dentro casa”
Il prodotto “fatto in casa” è generalmente quello alimentare (salame, pane, orecchiette, sottaceti e sottoli, ecc.), ed è sinonimo di genuinità per la cura prestata nella scelta delle materie prime (carni, farina, ortaggi, olio, ecc.).
Vù assapré stu péne jìndrechése? = Vuoi assaggiare questo pane casereccio (fatto in casa)?
Per estensione jìndrechése può anche essere un commercio senza licenza di ortaggi e frutta di produzione propria (cicorie, fichi, scarole, fichidindia, uova, ricotta, ecc.)
Giuannüne vènne i pemedurjille jìndrechése = Giovannina vende i pomodorini di sua produzione.
Sò saprüte ‘sti scavetatjille! Che sò jìndrechése? No, sò accattéte. = Sono gustosi questi biscotti al finocchietto! Sono fatti in casa? No sono di quelli comperati in negozio.
Ecco, i prodotti accattéte = acquistati, già confezionati da altri – per i quali si usa la locuzione belle e fatte – non possono mai competere con quelli caserecci fatti in casa dalle nostre brave massaie.
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