Jàlle de chjàzze, tróvele de chése
Galletto in piazza, torbido in casa.
In piazza, con gli amici, è brillante e pimpante. In casa invece è cupo e taciturno.
Succede spesso che entro le mura domestiche un uomo si trasformi completamente: dr.Jeckyll e Mr.Hide.
Questo Detto ha più di variante, ma sempre con l’evidente contrapposizione dei due comportamenti.
a) Bbùne de chjàzze, e tróvele de chése!
b) Bèlle ‘n chjazze e tróvele de chése
c) Frìvele de chjàzze, trìvele de chése.
Frìvele, è comprensibile, in quanto simile all’italiano frivolo, ossia brillante, festaiolo, ma trìvele è un termine ormai desueto, che vuol dire violento, rabbioso. Probabilmente qui è stato riesumato per assonanza.
Può destare titubanza ma il termine trìvele rende ugualmente il senso del comportamento contrario, in opposizione a frìvele.
d) Jàlle de chjàzze, magghjėte jínde a chése.
Qui bisogna chiarire: il soggetto che fuori di casa fa lo splendido, è definito “galletto”, ma che in casa è remissivo, è ritenuto “cappone” [magghjéte (←clicca)= castrato] perché non capace di sottrarsi all’autorità della moglie!
No comment yet, add your voice below!