Frecàbbele s.m. = Facezia, storiella, ridicolaggine spesso a carattere burlesco.
Raccontino divertente, talvolta con morale; una simpatica fesseria, uno svarione, una papera sfuggita a qlcu che parla agli amici. Erano seguiti da risate e sfottò per il resto della serata.
“‘I frecàbbele antüche” = Credenze antiche e anche sinonimo di una vecchia sciocchezza, una corbelleria superata dal tempo.
‘I canuscjüme ‘sti frecàbbele = Le conosciamo queste storielle (non c’è niente di nuovo sotto il sole….)
Talvolta l’espressione pàbbele e frecàbbele si usa per indicare un allegra serata tra amici a raccontare storie, vere e inventate, all’insegna dell’allegria, del cibo e del buon vino. A parte l’assonanza tra i due termini (si usa spesso in dialetto come in storje e patòrje…, mamùrce p’i ndurce,… nannùrche abbasce a l’urte… ecc.), presumo che pàbbele significhi proprio favole.
Vi consiglio anche di cliccare qui, e vedrete il mio intervento nel chiostro del Comune nella memorabile serata dell’agosto 2014, quando si celebrò “Il nostro dialetto – Patrimonio culturale”. Ecco una serie di frecàbbele…
Mi sono espresso un po’ anche in lingua per facilitarne la comprensione ad amici e parenti non manfredoniani.
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