Facciòmbre s.m. = Mascherone
Il sostantivo indica un mascherone antropomorfo (scusate il termine tecnico: significa dalla forma umana) di pietra scolpita rozzamente, che veniva collocato su una parete esterna di un edificio, e dalla cui bocca pendeva un cerchietto di ferro cui si legavano i cavalli o le bestie da soma.
Adesso sparo un altro aggettivo inusuale: apotropaico usato dall’amico Pasquale Stipo.(Grazie Pasquale). Dice Wikipedia: «L’aggettivo apotropaico (derivato dal greco αποτρωπαω, apotropao, cioè “allontanare”) viene solitamente attribuito a un atto, oggetto o persona atti ad allontanare gli influssi maligni. Si parla ad esempio di monile apotropaico, rito apotropaico o gesto apotropaico».
Per estensione si indicava una persona dall’aspetto truce, brutto come quelle facce di pietra. Associando l’aspetto non rassicurante, alla sua indole, si immaginava che l’individuo fosse fatalmente falso, losco, dalla doppia faccia.
Per metatesi (e tre…) qualcuno invece di dire facciòmbre, pronunciava “fracciomme” o “fracciombe”
Parlo al passato, perché con l’avvento dei mezzi di trasporto motorizzati, sono scomparsi i cavalli, gli asini, i muli dalle nostre strade, e quindi anche i “catenjille” = anelli da parete, e dei relativi supporti decorativi. Perciò, non richiedendo più la nostra attenzione, sono caduti in disuso anche dal nostro lessico.
Tento una ricostruzione etimologica. Mi sembra che in spagnolo il termine faz equivalga a viso, faccia, aspetto, e che hombre significhi uomo, persona, individuo. Perciò, intuisco che faz-hombre di cui al nostro facciòmbre possa indicare o riferirsi a uomo cattivo (malo) e falso, dalla doppia faccia, infido, viscido.
L’epiteto spregiativo napoletano sfaccimme ha questa origine.
Esiste in manfredoniano il sinonimo malombre = malo hombre = cattivo uomo.
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