Cumöte s.f. = Aquilone
Struttura formata da due listerelle di canna palustre, una curvata ad archetto teso da un filo, per il sostegno orizzontale e l’altra diritta, verticale, ricoperta di carta, munita di lunga coda formata da anelli di carta concatenati (‘a cöte = la coda, o ‘a catenèlle).
La “cometa” (forse chiamata così, come il corpo celeste, a causa dalla lunga coda), tirata per gioco con uno spago contro vento, si può librare in aria e volteggiare.
Ai miei tempi, in assenza di nastro scotch che non era stato ancora inventato, per fissare la carta alla struttura di cannucce e per formare la coda con anelli di carta, si usava la colla di farina: un cucchiaio di farina e un cucchiaio di acqua. Si metteva tutto ad asciugare sotto il letto, cumöte, füle e cöte= aquilone, filo e coda.
In italiano è ammesso chiamare l’aquilone anche cometa e cervo volante.
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