Categoria: Soprannomi

Gröche

Gröche agg., s.inv.,sop. = Greco

come aggettivo: della Grecia, ellenico, relativo alla Grecia;

come sostantivo:
a) Nome di un vento che spira da Nord-Est (‘U Gröche appeccéte = infuocato), il più pericoloso per i pescatori del Gargano;

b) Persona nata in Grecia o di origine ellenica.

c) Soprannome ‘U Gröche

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Guèrcje

Guèrcje s.m. agg. = Guercio

Chi è privo della vista o vede male da un occhio.

Sté arrevanno ‘u guèrcje (sost.) = Sta arrivando il guercio.

‘Stu povere giovene jì guercje (agg.) = Questo povero giovane è guercio.

Esiste anche un soprannome

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Jamme-suttüle

Jamme-suttüle agg. e soprann.= Gambe sottili

Gambe sottili, con scarsa muscolatura.

Celebre bevitore di vino, dalla larghissima resistenza all’alcol, faceva coppia fissa assieme a tale Selujistre, Silvestro (tipo Doppio Rum e Salasso dei fumetti).

Capitava che si incontrassero nella stessa occasione di bevuta. In sinergia si scendevano un paio di litri a testa senza nemmeno scomporsi.

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Jatta-a-rianéte

Jatta-a-rianéteGatta in tortiera

Sapete che cos’è la rianéte: una tortiera di patate al forno con pezzi di carne di agnello, o di baccalà, o di coniglio.

Beh, per ingannare qlcu gli si propinava la carne di gatto al posto di quella del coniglio.

Quindi Jatta-a-rianéte è sinonimo di inganno, frode, raggiro.

A meno che la pietanza di gatto non venga servita ad un Cinese o a un Vicentino, notoriamente ghiotti di gatti.

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Jóccia-jócce

Jóccia-jócce sopr. = Mariuccia

Attenzione che la ‘ó’ va pronunciata stretta, quasi una ‘u’.

Un modo simpatico di chiamare qlcn, come per metterlo in guardia, consiste nel ripetere il nome o il suo diminutivo.

Uhé, Janna-jà, abbéde a te! = Ehi, Anna, Anna, bada a te! (stai attenta).

Sèppa-sè, quann’jì ca te respjigghje? = Giuseppina, Giuseppina, quando ti svegli?

Così anche per Jóccia-jócce. Si riferisce a Maria, Mariuccia, Matteuccia,

Mattia=Mattjócce=Jócce

Solo a Manfredonia il nome proprio Mattia erroneamente è ritenuto il femminile di Matteo, che dovrebbe essere invece, con un suono orrendo, Mattea!

In Basilicata ne ho sentiti di peggiori: Eustachia, Rocca e Rocchina…puah!

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Lambiunére

Lambiunére s.m. = Lampionaio

È un soprannome credo appartenga alla famiglia Grilli.

Presumibilmente il nomignolo venne attribuitoa quella persona addetta all’accensione dell’illuminazione pubblica prima dell’avvento dell’energia elettrica.

Il mestiere esercitato.

 

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Macàcche

Macàcche sopr. = Macchinista-meccanico

Può essere una storpiature, o una deformazione di ‘macchinista-meccanico’, per canzonare i Montanari che usano termini come macanìste e macàneche.

Può significare anche: qlcu non molto grazioso, goffo e simile ad un Macaco (Macacus rhesus), scimmia nota perché su di essa furono condotti gli esperimenti per determinare il fattore RH del sangue umano.

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Majaròtte

Majaròtte soprann. = Porcello?

Forse è la trasformazione da ‘maialotto’ ossia “purchecjille” (maialino)

Ricordo un ometto vivace, falegname, sempre allegro come suo figlio Saverio, chiamato ‘u majaròtte.

Un altro suo figlio, Lorenzo aveva un banco da Pescivendolo in via Antiche Mura.

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Malaggìgge

Malaggìgge soprann. = Malagigi

Era un personaggio dell’ “Orlando Furioso” (Orlando, Rinaldo, Malagigi, Astolfo, Gano di Magonza ecc.), che veniva sceneggiato ogni sera al mitico Teatrino delle marionette (‘U Baraccöne), del leggendario Don Giovanni, vicino la Chiesa di Santa Maria.

Un pienone ogni sera. Prezzi modici, storie affascinanti. Pubblico composto in gran parte da pescatori, avvinti da queste antiche storie di cavalieri e maghi.

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Maltöse

Maltöse sopr. = Maltese

Il soprannome appartiene a una famiglia di marittimi, naviganti e pescatori sipontini di cognome Castriotta proprietari di tre Trabbaccoli.

Gesèppe Maltöse abitava in corso Roma, vicino al cortile che sbuca in Via Stella, ed era il papà del prof.Castriotta, non vedente, conosciuto da centinaia di studenti e ora anche dai lettori di questo blog per alcune poesie pubblicate.

Il soprannome significa propriamente Maltese, ossia originario di Malta.

Presumo anche che possa derivare da “febbre maltese”, un’epidemia che colpiva le popolazioni mediterranee nei secoli scorsi, e da cui era evidentemente sopravvissuto il Castriotta che lo ha trasmesso alla sua stirpe.

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