Voltarsi ripetutamente, specie di equini, che talvolta di coricano sul terreno e si voltano e si rivoltano, come per grattarsi contro il suolo.
Lo stesso fanno anche i suini dentro il fango, pare per ripulirsi, e i cani per delimitare il proprio “territorio” con il loro odore dopo aver esaurito la pipì.
Viene detto come un rimprovero dalle mamme che vedono i loro figli che, giocando, si stendono e si muovono sul pavimento o che fanno la lotta avvinghiati.
Javezàteve: sèmbre mbruscenéte pe ‘ndèrre! = Alzatevi! State sempre a rivoltarvi per terra.
Questo verbo è usato anche in tutta la Daunia e addirittura nella Campania.
Esiste il sinonimo mutresciàrece. Ma è più antico e quasi decisamente in disuso.
Raramente si usa nella forma transitiva, mbruscené., ma solo come iperbole o in maniera figurata.
Raramente si usa nella forma transitiva, mbruscené., ma solo come iperbole o in maniera figurata.
L’agghja mené ‘nu škafföne e l’agghia ‘mbruscené per ‘ntèrre = Gli devo assestare uno schiaffone e lo devo far rotolare per terra (esagerato!)