Amüce e cumbére ce pàrlene chiére
Amici e compari si parlano chiaro.
Un invito a non celare le proprie mire, ad essere aperti e leali, e – come si dice in italiano – giocare a carte scoperte.
Similmente si dice anche fé ‘u patte annànze = condurre una trattativa e definire chiaramente le condizioni prima di cominciare qualsiasi prestazione o transazione commerciale in modo da evitare qualsiasi contenzioso.
Una volta, quando si concludeva un affare, bastava una stretta di mano, che aveva valore di un contratto scritto e registrato.
Una volta definito l’affare, le controparti si sentivano impegnate a rispettare i patti, e ci riuscivano senza ricorrere carte bollate ed a liti giudiziarie, magari anche a costo di rimetterci.
Roba d’altri tempi, quando i veri valori (moralità, onestà, onorabilità, impegno, senso del dovere, del rispetto, della famiglia, ecc.) erano molto sentiti.
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