Trattüre

Trattüre s.m. = Tratturo

Sentiero erboso destinato spec. al passaggio delle greggi durante le migrazioni stagionali.

Il termine locale (appulo-abruzzese) è passato alla lingua italiana dopo che D’Annunzio lo citò nella famosa poesia bucolica “I Pastori“.

Ho visto in provincia di Chieti, proveniente dalla zona dell’Aquila, un tratturo diretto alla Puglia piana, opportunamente evidenziato da segnaletica ad uso dei turisti, usato anche dagli escursionisti per percorsi a piedi di trekking.

Quello che dalle pendici del Gargano portava a Manfredonia è il famoso trattüre de Pulezéne, praticamente dal vallone di Pulsano scendeva attraversso l’attuale Via Pulsano e proseguiva fino alla Rotonda e all’Acqua di Cristo, dove le pecore venivano lavate per acrescere la qualità della lana prima della tosatura. In merceologia dicesi “lana saltata” e “lana lavata”.

Quando ero bambino, diciamo fino al 1950, questa zona era tutta invasa da piante di fichidindia e il tratturo era tangibile. Ora è una via come le altre.

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