Stére s.m. = Staio
Dal latino sextarius. Designava presso i Romani la sedicesima parte di un moggio.
Fino all’Unità d’Italia – allorquando fu obbligatorio usare il sistema metrico decimale – le misure di capacità per aridi e liquidi, di peso, di lunghezza, ecc. erano di valore variabile da luogo a luogo.
Ad esempio lo “staro” d’olio napoletano di peso pari a rotoli 10 e 1/3 (uguale a kg 9,2069707) valeva litri 10,0811. Tuttora alcuni frantoiani parlano di stére d’ùgghje quando intendono riferirsi sia al contenitore usato per misurare, sia al quantitativo di olio di 10 liitri.
Ho sentito nominare da bambino in un trappeto anche il termine quartùcce… Non ho idea di quanto valesse. Forse la quarta parte dello staio?
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