Sanpaulére s.m. = Serpaio
Cacciatore o addomesticatore di serpenti. La credenza popolare attribuisce al settimo figlio maschio di una famiglia numerosa, la capacità di addomesticare i serpenti e di non temere il loro morso.
Costui, il prescelto, il predestinato dopo altri sei fratelli, avvalendosi della protezione di San Paolo (da cui il nome sanpaulére = seguace di San Paolo) veniva chiamato per disinfestare dai serpenti qualche dimora di campagna o anche di paese.
La tradizione abruzzese, tuttavia, ripone in San Domenico Abate la fiducia per la protezione dal morso dei serpenti.
Ognuno confida nel Santo che più gli aggrada. I Santi non temono la concorrenza, né hanno invidia come gli umani.
In Abruzzo i serpai (o serpari) avvolti dalle loro graziose bestioline, il primo giovedì di maggio sfilano in processione a Cocullo (AQ).
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