Mezzafèmene

Mezzafèmene agg. e s.f. = Effeminato

Che ha aspetto o atteggiamenti poco virili; soggetto eccessivamente curato e lezioso. Non è detto che costui sia pederasta o gay.

Può succedere che commessi di biancheria femminile o parrucchieri per signora, a furia di contattare una clientela formata da sole donne, imitino inconsciamente i loro atteggiamenti, il loro modo di parlare e i loro discorsi.

Alla lettera significa “metà donna”: ho sentito dire anche mezza-figghjöle = mezza figliola.

‘U vüte accüme ce vèste? Assemègghje a ‘na mèzza-fegghjöle = Lo vedi come si veste? Sembra un effeminato.

Alcune di queste persone possiedono un notevolissimo senso estetico: altrove diventavano ballerini o stilisti (Schubert, il primo stilista italiano, Nureyev, Armani, Valentino, Versace, ecc.) Da noi erano chiamati ad addobbare, dietro modesto compenso, le vetrine di qlc negozio alla moda, o a sistemare il corredo della sposa in esposizione prima della ‘consegna‘, incombenze che eseguivano con un gusto veramente ammirevole.

Ripeto, non è detto che queste persone siano omosessuali. È l’atteggiamento che li ‘condannava’ nel secolo scorso.

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