Assemègghje alla vamméne d’i chéne
Somiglia all’ostetrica dei cani.
È una figura del tutto fittizia, perché naturalmente non c’è bisogno di una levatrice per le cagne, che nel mettere al mondo i loro cuccioli fanno tutto da sé.
Nella fantasia popolare si presume che questa immaginaria levatrice, la vammana dei cani debba essere molto indaffarata, perché ogni cucciolata e di natura molto numerosa.
E’ un affettuoso rimprovero verso coloro che hanno sempre tanto da fare, anche nell’aiutare il prossimo, da non aver nemmeno un po’ di tempo da dedicare a se stessi.
Alla fine, più che un rimprovero, si tratta di un velato elogio, ed è applicabile anche ai signori uomini che si adoperano fattivamente per rendersi utili agli altri, amici e conoscenti o anche nelle benemerite opere di volontariato.
No comment yet, add your voice below!