Föle s.m. = Fiele
Bile, specialmente quella degli animali.
Specificamente è chiamato così anche il nero di sicce = seppia che una volta si buttava e ora viene usato in cucina per preparare squisiti spaghetti o fragrante risotto al nero di seppia.
‘U föle d’a sìcce = il fiele della seppia non è la bile vera e propria ma il contenuto della borsa dell’inchiostro. Per questo non è amaro ma salmastro e profumato.
Era l’amarissimo per antonomasia (jamére accüme a ‘nu föle = amaro come il fiele).
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