Fé a bombüse

Fé a bombüse loc.id. = Abbondantemente, per eccesso.

Alla lettera significa “a buon peso”.

Era quasi rituale, quando si acquistavano derrate alimentari alla rinfusa, che il commerciante dicesse: “Teh, t’agghje fatte a bombüse” = Tieni, ho abbondato un po’ nel peso: come vedi il piatto della bilancia contenente la merce scende di più invce di essere livellato con quello dei pesi.

Era una tattica di “marketing” per fedelizzare il cliente, accontentandolo con poco, come si fa con i punti della Silac.

Qualche donna più spiritosa rispondeva: Sì, bombüse au quarte ‘i püse! = Sì, buon peso dalla parte dei pesi…(il piatto che scende, quello più pesante, è quello dei pesi, non quello della merce!)

– Damme mizze cüne de rüse = Dammi mnezzo chilo di riso
– Uì, agghje fatte a bombüse a te = Ecco, ho fatto una pesata favorevole a te.
– Sì, bombüse au quarte ‘i püse! = Sì, favorevole a te, alla parte dei pesi!

I più anziani dicevano: meh, famme ‘a böna mesüre = dài, fammi la buona misura! Ossia: abbonda un poco nel pesare la merce. Si cercava di ottenere un po’ di merce in più allo stesso prezzo del peso pattuito.

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