Stóppele s.m. = Groviglio, straccio
Garbuglio di stracci, o spago, o erbacce, o qls malloppo che forma ostacolo al defluire di liquidi.
Jìnd’u canéle sté ‘nu stóppele ca fé jì l’acque pe söpe = Nella grondaia si è formato un groppo che fa tracimare l’acqua piovana.
Presumo che derivi da “intoppo” o da “stoppa”.
Scherzosamente chiamasi stóppele una voluminosa forchettata di spaghetti.
Aùppete che stóppele = Ahum! Che tampone!
Diminutivo: stuppelìcchje o stuppjille.
Si definisce così, ad esempio, uno straccetto legato in cima ad una stecca e usato per lavare il fondo di una damigiana.
O anche un cencio arrotolato per turare temporaneamente una falla.
Oppure un lembo di tela inzuppato di olio da cucina, adoperato come esca per accendere i carboni del braciere o per ungere il fondo della padella.
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