Sciavòrte s.f. = Agnellone
Nato di pecora che ha superato da poco l’anno di età.
Si tratta di bestia che si azzoppa e necessariamente dev’essere macellata e consumata in tempi brevi.
Non è ancora una pecora adulta, e per questo ha le carni meno tenere di quelle dell’agnello, ma sicuramente più gustose, specie se preparate a rijanéte o al ragù.
Per il fatto che la povera sciavorte difettata non potrà essere sfruttata né per la produzione di latte, né per quella della lana (quindi praticamente inutile al tornaconto del pastore), il sostantivo nella forma aggettivata veniva usato come epiteto verso una donna poco virtuosa, svogliata e trasandata: praticamente inutile nell’economia domestica.
Allo stesso modo di quando usiamo asino o capra riferendoci a certi soggetti poco brillanti in intelligenza o in profitto scolastico.
Cungettèlle jì proprje ‘na sciavorte = Concettina è proprio una sciattona.
In questo caso è sinonimo di svertuéte (←clicca)
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