Nuandanöve e jüna cjinde
Novantanove e uno cento
Simile per concetto al proverbio in lingua: Abbiamo fatto trenta e facciamo trentuno.
Ossia, se si è fatto un lavoro fino a questo punto, con un altro piccolo sforzo lo si porta a termine.
Qualche impertinente, quando qlcu citava questo proverbio, prontamente gli faceva rima:
Pìgghje ‘u cazze e strìchete i djinde” = Prendi “qualcosa” e strofinati i denti.
Ma era solo questione di rima. C’era uno spirito goliardico in queste uscite. Si scovava una rima indipendentemente dal significato.
Per esempio, a scuola, quando il Maestro chiamava: Novellese! Qualcuno sotto sotto mormorava: mìtte ‘a méne mbacce ‘a grattachése! = Poni la mano sulla grattugia.
Non significa nulla. Ma prevale il gusto irresistibile per la rima, Novellese-grattachése.
Talvolta ci scappava una scazzottata.
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