Murte ‘u crijatüre, nen ce chiaméme chjó cumbére
Morto il neonato non ci chiamiamo più “compare”.
Il padrino di battesimo rimprovera i genitori del neonato morto evidentemente di una malattia infantile, di scarso rispetto. Fintantoché viveva il figlioccio, erano considerati “compari”, sia il padrino, sia sua moglie.
Scomparsa la causa del legame, non si sentono più obbligati al rispetto.
Tutto è figurato, intendiamoci, per rimproverare qlcu di scarsa gratitudine.
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