Mercjöne s.m.= Contenitore
Al plurale fa mercjüne ed indica specificamente dei recipienti (damigiane, fiaschi, bidoni, scatoloni).
Indica anche qualcosa di ingombrante, di fastidioso, che sta sempre tra i piedi.
Esempio: “Che sso’ tutte sti mercjüne mmizz’a chése? Luàtele da mizze!” = Che cosa sono tutti questi recipienti per casa? Toglieteli di torno!
A volte può essere anche riferito alle persone per definirle ingombranti e sgraziate.
Un’amica spettegola con l’altra sull’imminente matrimonio della loro vicina per anni zitella, un po’ soprappeso e già avanti con gli anni e si sente rispondere: “Jì stéte affurtenéte, ch’jì c‘ha l‘avöv‘a pigghjé a quèdda merciöna vècchjie“. = E’ stata fortunata, (altrimenti) chi se la doveva prendere quella “damigiana” vecchia?
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