Fetì a chéne murte

Fetì a chéne murte

Puzzare come un cane morto

Si usa questa iperbole per descrivere un fetore nauseabondo proveniente da una persona sozza, da un locale non aerato, dalle scarpe da tennis, ecc.  Infatti si paragona qualsiasi cattivo odore, al tanfo che si effonde dalla carcassa di un cane in decomposizione. E’ considerata pertanto la puzza per eccellenza, per antonomasia, che non esiste una peggiore, insomma, föte a chéne murte = emana un miasma insopportabile.

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