De tutte cöse àmma parlé, ma ‘a tabbaccöre nen l’àmma tucché.
Di tutto dobbiamo parlare,
ma la “tabacchiera” non la dobbiamo toccare.
La lettrice Tonia Trimigno mi suggerisce una
lieve variante, per bocca di sua nonna, che non ne stravolge affatto il
significato:
Juchéme e pazziéme ma ‘a
tabbaccöre nen l’amma tucché =
Giochiamo e scherziamo, ma la “tabacchiera” non la dobbiamo toccare.
Ovviamente la tabacchiera (astuccio contenitore
di tabacco) qui ha un significato traslato, Come quando si cita
“l’uccello” e non si intende indicare il volatile, o “la
patata” o”la farfallina” e non è riferito né all’ortaggio, né
all’insetto.
Ringrazio l’amico Umberto Capurso che mi ha
fornito il Detto e la relativa spiegazione che riporto qui di seguito.
In tempi di ristrettezze economiche le nostre
nonne compravano tutto a credito. Alcuni bottegai, specialmente verso le
clienti carine e in arretrato con i pagamenti, avanzavano proposte indecenti in
cambio dell’immediato azzeramento del conto. Le donne oneste e rispettabili
rispondevano in questo modo, facendo chiaramente capire che di tutto si poteva
parlare, ma non si dovevano oltrepassare certi limiti a salvaguardia della propria
dignità di donna e di sposa.
Qualcuna spiritosa gli faceva la (clicca→) puppéte , ma questo è il risvolto comico della faccenda.
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