Cunzé v.t. = Condire, conciare
Nel primo caso vale per condire gli alimenti (la bruschetta con pomodoro,origano e olio, o l’insalata, o le orecchiette con il ragù e il pecorino grattugiato ecc.).
Nel secondo caso è riferito specificamente alla concia delle pelli.
Nel terzo caso, “u cunzúle” (o cúnze), quel rituale di pranzo che si faceva in casa dopo la sepoltura del defunto (terzo giorno). Rigorosamente brodo d jallíne e nó d viccjie
Luciano, avevo già trattato questo caso:
https://www.parliamomanfredoniano.it/cunzule/