Stìzze s.f. e s.m. = Goccia, Arricciatura (edil.)
1) Stìzze, s.f. = Goccia. Quantità piccolissima di liquido di forma tondeggiante che si separa dalla massa o che si forma per aggregazione di particelle più piccole. Ammessa anche la variante stìzzeche.
2) Stìzze. s.m. = Arricciatura o rinzaffo. Si tratta di un impasto poco denso di acqua, cemento e sabbione. Si applica manualmente contro la parete da intonacare mediante veloci ed energiche cucchiaiate con la cazzuola. Detto anche squìcce.(clicca)
Una volta che questo sottile strato di malta cementizia ha fatto presa, assume l’aspetto di un tappeto con tante gocce a rilievo (da cui il nome ‘u stìzze = goccia, o ‘u rìcce = crespo, arricciato).
Su questo strato è più agevole stendere la malta bastarda (tufina, calce idrata, acqua e cemento) che si aggrappa allo strato dell’arricciatura per formare il corpo dell’intonaco grosso.
In terza passata, dopo l’asciugatura, si passa l’intonaco fino di malta bianca fatta di polvere calcarea, cemento bianco e acqua. Pe il fino si usa la cucchjére amerechéne, il frattazzo metallico.
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