Škàppe

Škàppe s.f. = Papavero; Scheggia; Goccia

1) = Papavero. Fiore di papavero rosso selvatico (Papaver rhoeas) della famiglia delle Papaveracee, detto rosolaccio, abbondantissimo nei campi all’epoca della maturazione del frumento.

2) = Scheggia. Truciolo tagliente di legno o di metallo che ferisce le mani di chi maneggia senza protezione oggetti non rifiniti, detta anche škappetèlle. Sinonimo = škàrde s.f.
Può indicare in ebanisteria anche un rialzo di legno usato per livellare una sedia o un mobiletto che zoppica. Anche per chiudere una fessura in fase di restauro o di rifinitura di un mobile.

3) = Goccia. Usato nella locuzione škappe de sedöre = gocciole di sudore, anche figuratamente per indicare la grande fatica sopportata per ottenere un risultato apprezzabile. Anche škappe de làgreme, per indicare grandi lacrime, nel senso di pianto dirotto o anche grandi pene sofferte in passato.
Equivale a sanghe e sedöre = sangue e sudore, o come disse Churchill: lagrime e sangue.

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