Sciuppé ‘u còrje

Sciuppé ‘u còrje loc.id. = Uccidere

Alla lettera: estirpare il cuoio (capelluto)

È un gesto da pellerossa Sioux o Comanches, che veniva eseguito sul cadavere del nemico vinto in battaglia, scuoiandone il cranio dal cuoio capelluto. Lo scalpo del nemico era un trofeo ostentato per accrescere il proprio prestigio di guerriero.

Da noi, molto meno efferati, il verbo era usato come una minaccia della mamma verso i pargoli irrequieti:

Stàteve fèrme, ca se no vènghe allà ve sciòppe ‘u corje! = State buoni se potete…

Il maestro artigiano, quando l’allievo con metteva in atto a regola d’arte i suoi insegnamenti, mentre, spazientito dal suo tardo comprendonio, simpaticamente gli assestava uno scappellotto, gli diceva a mezza voce:

Gghja quèdda mòrte ca ne te sciòppe ‘u còrje! = Maledizione a quella morte che non viene proprio ora a farti la pelle!

Corje significa cuoio in genere, anche quello usato per fabbricare borse, cinghie e scarpe.

Ringrazio Vito e sua madre per il suggerimento.

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