Scaleméte agg. = Scalmanato
In italiano l’aggettivo si riferisce qlcu che si butta con foga a fare qlco con un comportamento esagitato ed eccessivo.
In dialetto si riferisce specificamente solo al modo di mangiare con avidità e ingordigia, in fretta e senza soste, come se si fosse affamati molti giorni.
Insomma non è per niente calmo.
Presumo che scaleméte deriva da “scalmo”, caviglia di ferro piantato sul bordo di un battello a remi per servire di appoggio o di punto fisso al remo. Io immagino che ‘scalmanato’, inteso come sostantivo, sia quel rematore così esagitato da far sfilare i remi dagli scalmi del suo natante. Ovviamente prendetela con le pinze, perché l’etimologia da me attribuita al termine è del tutto fantasiosa e priva di ogni fondamento filologico.
Mi piace tuttavia immaginare una persona che non vede l’ora di toccare terra con la sua barchetta, e dà di remi con tutte le sue forze per giungere a casa a riempirsi lo stomaco…
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