Quànne ‘nu puverjille l’uà pegghjé ‘ngüle, a cammüse ce jàveze söla-söle.

Quànne ‘nu puverjille l’uà pegghjé ‘ngüle, a cammüse ce jàveze söla-söle.

Quando un poveretto lo deve prendere nel culo, la camicia si solleva da sé.

Scusate la volgarità del proverbio, ma forse proprio per questa ragione il concetto è reso più immediato e comprensibile.

Si tratta ovviamente di parlare figurato.

Credo che il povero, essendo la parte più debola del consorzio umano, è quello soggetto a essere colpito dalla malasorte, dalla quale non ha possibilità di difendrsi in alcun modo.

Già ho citato altri proverbi in queso senso (cliccare sulle parole in blu):

1 – L’infortunio della fuliggine

2 – Il cane e lo straccione

3 – L’acqua bollente

Navigando in internet ho trovato una frase interessante abbastanza comprensibile nonostante fosse scritta in spagnolo

«Si la mierda tuviera valor, los pobres nacerían sin culo»

Provo a passarla in dialetto:
Se la mèrde tenarrüje valöre, i puverjille nasciarrìjene senza cüle=
Se la merda avesse valore, i poveri nascerebbero senza culo.

Forse ci sono anche altri proverbi sulla malasorte che si accanisce sul misero. Si accettano suggerimenti!

Filed under: Proverbi e Detti

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