Pe ‘na cöte de mónne nen véche porte-porte
Manca poco per ridurmi ad elemosinare.
Nu mónne significa «un mondo», cioè « moltissimo ». Una quota di ‘molto’ non può essere che «pochissimo».
Quindi il significato è: “per poco non sono costretto a elemosinare qualcosa da mangiare, perché sono diventato quasi un mendicante, un accattone, costretto ad andare bussando porta a porta”.
Una variante, semplificata, dice: Pe ‘na màzze nen ce jéme pòrte-pòrte = Siamo talmente indigenti che per una mazza (un bastone usato dagli accattoni per sostenersi) non andiamo porta a porta (per chiedere l’elemosina), altrimenti (ad avercela ‘sta mazza) ci saremmo già andati, trovandoci in una situazione di stenti.
Vi rammento che questa frase veniva ripetuta spesso da Lucio Dalla, a dimostrazione della sua conoscenza del nostro dialetto, avendo frequentato Manfredonia da bimbo e da adolescente, e bazzicando principalmente tre marpioni locali: Vittorio Tricarico, Antonio Tomaiuolo (Sciurille), Giovanni Salvemini (Nino Jajò), che si esprimevano solo in vernacolo.
Grazie al lettore Enzo Renato per il suggerimento… della mazza.
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