Fìgghja fèmene e mala nuttéte
Figlia femmina e nottataccia.
Si cita questo detto per evidenziare che si è vittima di duplice sventura.
In italiano si dice che oltre al danno c’è anche la beffa.
Anticamente, quando servivano braccia robuste per l’agricoltura e per la pesca, la nascita di una figlia femmina era considerata un po’ una sventura, almeno dal capo famiglia, perché non poteva essere d’aiuto al suo duro lavoro.
La figlia femmina poi rappresentava un debito, una cambiale, perché comportava sacrifici per poterle fornire la “dote ” se si voleva sperare di farla sposare.
Se a queste considerazioni si aggiungeva una lunga nottata passata dalla puerpera perché il parto era stato difficile, allora avveniva lo scoramento totale che ha dato origine al detto.
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