Chi töne fìgghje fèmene…
Il proverbio è un po’ troppo lungo. Lo trascrivo interamente qui sotto:
Chi töne fìgghje fèmmene
nen pöte düce ca l’ate so’ putténe.
Chi töne fìgghje màscule
nen pöte düce ca l’ate so’ mariùle.
Ossia: Chi ha figlie femmine non può dire che le altre sono prostitute. Chi ha figli maschi non può dire che gli altri sono ladri.
È un invito a non tranciare giudizi avventati sugli altri. Le stesse cose possono succedere anche ai nostri figli. Nessuna donna vuole fare la prostituta e nessun uomo il ladro o il detenuto. Sono le traversie della vita che possono abbattersi su chiunque.
Ho risentito recentemente questo detto. L’ultimo verso riferito ai figli maschi è un po’ diverso, e dice:
nen pöte düce ca l’ate so’ chernüte = non può dire che gli altri sono cornuti.
Prudenza!
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