Cuškjé

Cuškjé v.i. = Scorreggiare (o anche scoreggiare)

Termine un po’ volgare e un po’ scherzoso. Il verbo deriva dal sostantivo coške

E che càzze! Vé cuşkjànne accume a ‘na ciócce! = E che diamine! Vai scorreggiando come una ciuchina.

Evidentemente sotto il peso del basto la povera asinella mollava “arie” senza soste.

Sti quatte purche, ce sò mìsse a cuškjé! = Questi quattro porci si sono impegnati a scorreggiare! I porci in questione sono dei monellacci ineducati, magari più di quattro.

Il verbo cuškjé ha anche un’altra valenza, come per dire brontolare per un presunto torto subìto.

Enótele ca cuškjéte, facìtele e baste = È inutile che brontoliate, fatelo e basta.

È ammessa anche la forma cuškjàrece.

‘Na perzöne ce sté cuškjànne…= Una persona (si allude a “qualcuno” noto agli astanti, senza farne il nome) sta brontolando… (detto ammiccando alle spalle di chi è stato fatto oggetto di scherzo dispettoso, magari passandogli, ad esempio, una porzione ridotta di gelato).

Questa volta niente miasmi.

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