Cugghjarüje s.f. = Inappagamento, incontentabilità.
Sensazione che attanaglia chi è sempre insoddisfatto di tutto; che ha sempre da lamentarsi di qualcosa; che non gli va mai bene nulla.
Credo che con linguaggio ultramoderno, voglia dire che costui è “palloso”, che fa aumentare il volume delle stesse….(da “palle” = testicoli = cógghje e da qui cugghjarüje)
Faccio un esempio:
Se una persona anziana chiede di essere continuamente coccolata e viziata e nonostante venisse sempre accudita con tutte le attenzioni possibili e immaginabili, chiede sempre maggiori accortezze, forse anche esagerate ed eccessive, allora quella persona tóne a cugghjarüje.
L’amico prof.Castriotta, ultrasettantenne, asserisce che suo padre pronunciava cugghjarüne . Registro questa versione. Credo che i termini resteranno in vita fintantoché vivranno gli ottuagenari di oggi.
Palloso è molto più snello, immediato ed efficace l’aggettivo, anche in dialetto: pallüse maschile e pallöse femminile.
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