Addaccé v.t. = Tagliuzzare, pestare, sminuzzare
Operazione specifica che si fa con un coltello su una fetta di lardo (fresco o salato) per sminuzzarlo.
Anche colpire ripetutamente il lardo col taglio del coltello e ottenere il ‘battuto’ da soffriggere.
Le nostre bravissime nonne, che non avevano troppe cose nella dispensa, e nemmeno tanti soldi nel borsellino, riuscivano a ottenere con il lardo e la cipolla addaccéte soffritti in poco olio, un po’ di conserva di pomodoro, e un solo chiodo di garofano, un gustoso intingolo per condire le orecchiette, chiamato zucarjille = sughetto, o züche fìnde = sugo finto.
Finto, perché quello ‘vero’, a base di carne bovina (brascjöle) suina (savezìcchia frèške), e ovina (carne e òsse), si preparava solo nelle grandi occasioni.
“Annettè” o “Annttè”, credo che si riferisca, invece, a tagliare dopo aver tolto la buccia (a mulèlle, a fèlle du melóne…)